“Se lo faccio io, faccio prima”. 

“Faccio prima a farlo che a spiegarlo 

“Prima che te lo spiego, l’ho fatto io”.

Oppure

“Devi fare così”…”non puoi fare questa cosa così”…

Se queste frasi ti sembrano familiari, se le usi frequentemente, non sei un orco. E non sei neanche un delinquente. Sei una persona che non ha ancora imparato a delegare, che non ha praticità con la delega, e magari sei anche consapevole di avere enormi difficoltà ad affidare lavori ad altre persone, che siano interne o esterne all’impresa.

Consapevolezza è metà della soluzione!

Delegare significa incaricare qualcuno di fare qualcosa “in propria vece” dice il saggio Treccani. E’ una bellissima parola che deriva dal latino delegare, composto da de– e legare cioè «mandare con qualche incarico»

Essere incapaci di farlo, è molto più frequente di quanto si immagini: in parte è naturale, perché quando sai fare una qualsiasi attività in genere ti senti sicuro nel procedimento e nel risultato e quindi vedi difficoltà nell’appaltarlo ad altri, o nello spiegare ad altri come fare.

Perché delegare è indispensabile.

Non delegare è un grandissimo inconveniente, perché – e questo lo dicono tantissimi imprenditori – se non deleghi rischi di diventare il collo di bottiglia nel processo di crescita della tua azienda.

Proprio tu che hai l’obiettivo di farla sviluppare, sei la causa della sua involuzione. E già perché SE NON DELEGHI alcune attività operative, succede che

  1. Continui a dedicarti all’operatività, che può fare chiunque altro (chiaramente ben selezionato e formato!);
  2. Sottrai tempo alle attività che solo tu puoi fare nella tua azienda: la strategia, il controllo, lo sviluppo (e questo E’ UN DELITTO);
  3. Fai tante cose aumentando il rischio di sbagliare;
  4. Demotivi le tue prime linee ed i tuoi collaboratori a valle;
  5. Con il tempo ti circondi di meri esecutori, che non si prendono responsabilità nemmeno a sassate ed aspettano le 18:00 per volatilizzarsi;
  6. Di fronte ad uno scenario così, ti viene la depressione e cominci a chiederti “Chi me lo fa fare”, che è il primo passo per mollare;
  7. Molli

Ma davvero si può mollare perché non si è imparato a delegare? ASSOLUTAMENTE SI.

Se non impari come e cosa delegare, trascurerai le cose davvero importanti per farne altre, la tua scrivania si riempirà presto di tantissime cose da fare, diventerai presto incapace di individuare le priorità, ed imploderai. E’ un circolo vizioso, la cui velocità, poi, non dipende solo da te ma da tantissime condizioni al contorno, che a volte non sei capaci di governare.

Non voglio neanche chiamarla “incapacità di delegare” perché come capacità si impara piuttosto facilmente. E’ piuttosto una NON VOLONTÀ di delegare, che nasce spesso da insuccessi: probabilmente hai avuto brutte esperienze, nessuno te lo ha mai spiegato, con te non è successo….senza dubbio. Ma sarebbe come smettere di mangiare perché hai masticato un boccone amaro. Muori. (lavorativamente parlando, chiaramente).

E di errori probabilmente ne hai fatti tanti; io ne ho fatti tantissimi, alcuni di questi sono:

  1. Ho delegato il processo, e non il risultato. Quando deleghi devi essere piuttosto preciso circa ciò che vuoi ottenere, il “come” lascialo decidere alla creatività ed al potenziale del tuo collega…che magari compie azioni diverse dalle tue, ma non per questo meno efficaci. Misura il risultato, e se non è quello auspicato, allora verifica il processo. Ma stai pronto a farlo DOPO aver misurato il risultato, non prima;
  2. Ho delegato alla persona sbagliata. Forse questo sarebbe dovuto essere il primo punto…ad ogni modo, se ho scelto la persona sbagliata cui delegare, non è una questione di delega, devo imparare a capire e scegliere le persone giuste!
  3. Sono stato eccessivamente pressante: quando si delega dobbiamo essere chiari sulla scadenza, senza dare eccessiva pressione durante il processo;
  4. Mi sono dimenticato di verificare il risultato, alla fine. E questo ha comunicato un sostanziale disinteresse per il risultato stesso, che ha portato alla cessazione del processo. In fondo “se non interessa a te che me lo hai chiesto, perché dovrebbe interessare me, che non ne comprendo neanche l’orizzonte?”
  5. Ho usato un processo di delega non efficace. A volte ho dato troppo per scontato, pensando di aver di fronte un mio clone, altre volte ho saltato dei passaggi, oppure mi sono arrabbiato ed ho urlato, pensato che la “colpa” fosse dell’altro, piuttosto che prendermi la responsabilità del suo successo
  6. ….quanto potrei continuare? ASSAI…

Come delegare

Qualunque siano stati i tuoi errori, tranquillo. Come me, ne farai ancora. La cosa importante è però aver chiaro COME impostare un efficace procedura di delega. Ecco come facciamo noi:

1- Scegliamo la persona più portata. Qualcuno diceva che per i compiti complicati sceglieva il più pigro, perché avrebbe trovato un modo veloce di farli…altri addirittura usano un assessment (noi abbiamo questo) per avere la certezza di non sbagliare…e con questo strumento non si sbaglia;

2- Siamo molto chiari sul RISULTATO che vogliamo ottenere al termine del processo. Se necessario lo scriviamo, o lo spieghiamo e ce lo facciamo ripetere, rispondendo alle domande. Ci vuole un po’ di tempo…

3A- Se il risultato prodotto è in linea con le nostre aspettative, allora abbiamo terminato il processo: quel risultato è delegato, ed il processo in mano ad un altro, diverso da me;

3B- Se il risultato NON è in linea con le nostre aspettative, allora dobbiamo capire che processo ha utilizzato, ed eventualmente correggerlo laddove sbaglia. Dopo aver verificato che il punto 1 sia stato rispettato (c’è sempre l’assessment), ripartiamo dal 2 SENZA pretendere che la persona faccia ESATTAMENTE come gli abbiamo detto: funziona meglio se ci mette del suo per superare le inevitabili difficoltà

4- NON ASPETTIAMOCI il risultato perfetto al primo colpo. Anche per noi è stato un percorso di avvicinamento, non un centro al primo shot.

Come dice Brian Tracy, “Comanda per obiettivi. Dì con esattezza alla gente cosa vuoi che facciano e poi togliti di torno”.

Ed ora la cosa più difficile da fare, quella che pesa di più e sulla quale cadono molto…

Cosa delegare

Ovviamente NON puoi delegare TUTTO: ad esempio non potrai mai delegare la definizione della strategia della tua azienda, perché altrimenti sarebbe l’azienda di un altro (quanti sedicenti consulenti, invece, spingono verso la loro strategia la tua azienda!!!). Non puoi delegare le decisioni importanti, che puoi condividere ma che dovrai prendere sempre da solo (è uno dei pegni che l’imprenditore deve pagare per potersi fregiare di questo nome)

Allora cosa? La risposta è contro-intuitiva, cioè apparentemente contraria al pensiero “normale”. Delega solo ciò che sai fare bene e in cui sei bravo.

Molto spesso deleghiamo le attività che non ci piacciono. Il risultato è che non sapremo essere convincenti e motivanti nel farlo fare ad un altro.

Molto spesso deleghiamo le attività che non sappiamo fare. Il risultato è che non sapremo come farlo fare ad un altro, quanto tempo e quante risorse occorrono, e soprattutto – ma questa è cattiva – se diventa molto bravo nel fare una cosa che io non so fare e quindi che non saprei insegnare ad un altro, chi comanda nella mia azienda?

Se hai bisogno di aiuto, se vuoi essere seguito nell’apprendere e nel costruire un processo di delega efficace, o semplicemente hai voglia di confrontarti, o hai bisogno di un consiglio, scrivici a chiedi@whitening.life.

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