Per capire cos’è il cash flow, termine che potremmo tradurre come flusso di cassa, o liquidità, prova a farti queste domande:

  • Quanto hai incassato questa settimana? 
  • Quanto spenderai questo mese?
  • Quanto margini ogni giorno? 
  • Quanto riesci ad accantonare? 
  • Quel prodotto, quel codice, quella vendita quale margine ha? Può sostenere uno sconto? Con quel margine è possibile pensare a una promo, senza che la vendita sia improduttiva o peggio in rimessa?
  • Se rinunci a quell’affare, che ripercussioni avrai?
  • Quanto spendi per produrre ciò che vendi, e cosa rimane a fine ciclo?

Se analizzando il tuo business riesci a rispondere a queste domande, sei nella cerchia degli imprenditori che fanno bene il loro lavoro. 

Attenzione però: in questo gioco delle risposte sono banditi termini come “penso”, “circa”, “quasi”… dalle mie parti si usa spesso anche la locuzione “grosso modo”; ecco, non sono risposte adeguate. Le risposte devono essere precise

Se non sai rispondere con precisione e ragionevole certezza a queste domande, usando dei numeri, hai un grande problema perché siamo davanti a un chiaro sintomo di non governo di liquidità aziendale.

E se non governi la liquidità, corri alcuni rischi molto perigliosi:

  • non stai prendendo decisioni con i necessari presupporti (decisioni che possono rivelarsi sbagliate, o venir prese in ritardo, peggiorando ulteriormente la situazione)
  • non senti abbastanza l’urgenza, quindi non riesci ad anticipare le necessità ed i bisogni della tua impresa,
  • non stai intercettando il mercato
  • basta un errore, un cambio di una legge, una variazione di gusto o di abitudini dei tuoi Clienti e sei – come si dice intorno a qualche tavolo verde – A BESTIA. 

Soprattutto questo ultimo punto va tenuto bene a mente: contrariamente a quanto si possa pensare, le aziende – e quindi anche la tua – vanno in difficoltà NON per un cambio del mercato o per “la globalizzazione”, per la concorrenza di un competitor o perché hai sbagliato il lancio di un prodotto o la campagna marketing del tuo evento aziendale.

Le Aziende vanno in difficoltà per mancanza di liquidità.

Un aforisma attribuito a Dan Bradbury (ma di certo è molto più datato: probabilmente Dan lo ha solo riportato in auge e rilanciato) recita così:

TURNOVER IS VANITY, 

PROFIT IS SANITY 

BUT CASH IS REALITY!

che tradotto in italiano suona grossomodo così:

Il fatturato è vanità, 

L’utile è salute

ma la cassa è la realtà!

In parole povere significa che i volumi di fatturato e i margini di profitto sono importanti e degni di considerazione, ma i flussi di cassa rappresentano l’elemento portante di qualsiasi azienda e saperli gestire in maniera corretta farà sicuramente la differenza tra il successo e il fallimento.

La liquidità, il flusso di cassa, è la fotografia di quanti soldi entrano e quanti escono (almeno) mensilmente dalla tua Impresa.

E governare il flusso significa:

  • Conoscere questo movimento con ragionevole precisione
  • Considerarlo quando si prendono decisioni, non solo strategiche.

Se hai in mente il fatturato, ma non hai idea quanta liquidità rimane, ossia del cash flow aziendale, non stai osservando nella giusta direzione.

Questo può portarti inesorabilmente verso un burrone molto pericoloso.

Anche se hai delegato queste fastidiose cosette alla tua responsabile amministrativa e non ne tieni conto, ti stai avvicinando pericolosamente al precipizio.

Questo non è per dirti che devi metterti a registrare le fatture, neanche per idea! E nemmeno devi far quadrare i conti correnti bancari: se hai delegato queste attività hai fatto molto bene. Ma non puoi non organizzare un report settimanale con il flusso di cassa, i pagamenti insoluti e quelli scaduti. 

Non pensare che sia il commercialista la figura vocata a darti queste informazioni: il suo compito principale (e sono sicuro che mi attirerò molte inimicizie tra i commercialisti, ma qualcuno deve pur dirlo) è quello di garantire per te la regolarità contributiva (una cosa complessa, complicata da mille leggi e leggine che soprattutto in Italia cambiano con la velocità di una gara di Formula 1).

Sta però a te imprenditore avere chiare le modalità di produzione del cash flow nella tua impresa.

Quanto spenderai in questo mese rispetto a quando hai incassato, come un prodotto o un servizio contribuisce al margine aziendale, quali sono i costi di produzione di un articolo e quale è il margine operativo lordo, come un affare può migliorare o mettere a rischio la liquidità di cassa. Non è di certo facile: sarebbe bellissimo avere un’idea di ciò che succederà tra 3 mesi o tra un anno, quello che dovrà entrare rispetto a quello che presumibilmente uscirà, ma succede molto raramente.

Come lavoro al Cash Flow?

Esistono sistemi economico-finanziari molto complessi per rendere semplice avere queste informazioni: si chiamano cruscotti economici finanziari e sono legati alla funzione aziendale del controllo di gestione. Molto spesso sono integrati al sistema informativo aziendale, così da aggiungere informazioni provenienti da più fonti e da più ambiti.

Esistono però strumenti anche più semplici come “il conto della nonna”. All’inizio è sufficiente un foglio Excel e poche informazioni: il totale delle spese mensili, l’incassato e il fatturato, oltre al saldo del conto corrente. Con queste poche informazioni puoi già creare un paio di grafici che mese dopo mese ti sosterranno nelle decisioni, anche considerando stagionalità e medie. Ma non puoi non farlo. 

Se hai bisogno di aiuto, se vuoi essere supportato nell’apprendere e nel costruire un processo di cruscottizzazione e rilevamento del cash flow aziendale, o semplicemente hai voglia di confrontarti o hai bisogno di un consiglio scrivici a chiedi@whitening.life.

Se lo desideri, iscriviti alla due giorni di ottobre sulla costruzione delle abitudini efficaci. Vai sul sito www.whitening.life per tutte le info su questo corso e sugli altri o clicca su www.whitening.life/abitudini2022/ per vedere il programma e richiedere la partecipazione: l’evento è a numero chiuso ed è riservato a solo 8 imprenditori.