Frase del mese di Ottobre:
Chi non vive serenamente la propria vita, è quasi sempre destinato a disturbare la vita degli altri…
Anonimo
È inutile negarlo; la differenza di posizione, di responsabilità, di visione e di approccio tra imprenditore e dipendente esiste. E si fa notare in tanti aspetti della gestione di un’impresa.
Nella nostra esperienza l’abilità di comunicare in maniera efficace ai propri collaboratori è essenziale, qualunque sia la dimensione dell’azienda e in qualsiasi ambito questa operi.
Attenzione però al significato della parola comunicazione; al di là dell’etimologia, quello che a noi interessa è lo scopo, che può essere:
Ed indovina quale di questi significati attribuiamo alla parola comunicazione? Esatto, il numero 4.
Perché per informare basta una mail o una circolare (tempo fa nelle grandi aziende si usava ancora); per intrattenere ci sono i palcoscenici, ruolo che di solito nelle aziende è giocato dalle macchinette del caffè il lunedì mattina; infine, per persuadere serve moltissima energia, il che sfibra l’imprenditore e raramente funziona.
Inoltre, a un imprenditore servono dipendenti con le proprie idee: è molto importante quindi che ciascuno faccia ciò che deve con la sua testa, non con quella del capo.
E qui entra in gioco la comunicazione davvero efficace, quella che ispira la squadra che lavora con te; svilupparla richiede tempo e attenzione e, soprattutto, dedizione.
Perché, per nostra “sfortuna” – questo è il primo punto di fondamentale importanza –
E la qualità della comunicazione attraverso la quale si ispira dipende solo da lui.
Spesso ci facciamo trasportare dalle cose da fare, dai problemi da risolvere, da clienti che pretendono e da fornitori che “ci provano”, ma nei tanti anni di esperienza maturata sul campo abbiamo visto quanto la capacità comunicativa dell’imprenditore influisca sull’azienda. I dipendenti, come dice il termine, dipendono da lui solo economicamente ma anche dal punto di vista delle softskills.
Quando ho smesso di “pretendere” di essere capito e ho iniziato a spiegarmi meglio, smettendo di parlare e cominciando invece ad ascoltare davvero i miei collaboratori, non solo ho migliorato la mia situazione emotiva ma sono cresciuti anche loro.
Certo, spesso ho ancora la presunzione di sapere cosa intendono dire (e qualche volta ci prendo!), ma sempre di più lascio che si esprimano, senza paura di essere giudicati; perché questo non è solo un loro bisogno, ma anche mio.
Se la responsabilità di comunicare è interamente dell’imprenditore, ecco cosa può fare affinché la comunicazione all’interno dell’azienda diventi un propellente alla crescita:
Crediamo fortemente che la gestione di dipendenti e collaboratori sia la prima, per certi aspetti l’unica, attività che un imprenditore debba fare, affinché poi questi si prendano cura delle attività di business e dei clienti.
Ed è più semplice di quello che pensi, anche se assolutamente non facile. Basta cominciare, ed esercitarti.
Se intendi cominciare a lavorare sul tuo livello di comunicazione, imparare le tecniche più efficaci e apprendere come utilizzarle, contattaci.
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E nel frattempo, perché non cominciare questo percorso leggendo un libro? Questo è il nostro consiglio.
Chi non vive serenamente la propria vita, è quasi sempre destinato a disturbare la vita degli altri…
Anonimo