Certamente non stiamo parlando del compromesso da stipulare in una operazione di investimento immobiliare, quando ci si impegna per acquistare un immobile. Intendiamo per compromesso una cosa ben differente. Ed in genere con una accezione lontana da quella positiva di mediazione, rintracciabile nel sempre affidabile Vocabolario Treccani.

Se un accordo è un patto in cui entrambe (o più) le parti coinvolte hanno un beneficio, utilizziamo la parola “compromesso” per indicare un patto in cui

a- Una delle due parti consapevolmente vince, e l’altra consapevolmente perde;

oppure

b- In un primo momento entrambe le parti sembrano vincere, ma poi nel medio una delle due perde. Consapevolmente.

Esempi di Compromesso

Facciamo un esempio molto comune, traendolo da un campo al di fuori della nostra zona di competenza: quando in una coppia un componente propone una attività, perché le piace, si diverte, le interessa, ma all’altro componente questa attività non piace, non la diverte, non le interessa,  il buon senso vorrebbe che l’una la eseguisse, l’altra no. Molto spesso accade però che anche con sacrificio, la cosa coinvolga tutti. Ecco, questo è un compromesso.

Indispensabile – se “bilaterale” in una coppia, rovinoso, pericoloso, devastante a volte in un ambiente di lavoro.

Facciamo un altro esempio, questa volta più dettagliato e purtroppo non così raro: supponiamo che nel nostro ufficio lavori una persona molto capace e con una grande conoscenza in un determinato argomento, ma poco produttiva, spesso critica, non collaborativa, irritante nelle risposte e refrattaria a tutti i tentativi di responsabili e colleghi di aiutarla a migliorare, dedita soprattutto a seminare zizzania.

Un imprenditore che notasse questo comportamento dovrebbe immediatamente intervenire, e risolvere la situazione anche a costo di perdere una risorsa capace ma poco…efficace per l’ambiente e per il lavoro.

Se però l’imprenditore rimandasse la decisione “a tempi migliori: ora non è il momento”, o procrastinasse la sua decisione per paura delle conseguenze o per un suo disagio personale, ecco, questo imprenditore accetterebbe un terribile compromesso: comportamenti tossici e deleteri in cui perde la sua azienda ed i suoi collaboratori per la momentanea tranquillità di non scegliere o di non affrontare e vivere la paura di conseguenze per il gruppo e per il suo business. E per la sua immagine di leader.

Non sempre il compromesso è una diretta conseguenza della difficoltà di affrontare, di cui abbiamo già parlato.

Molto spesso si accettano compromessi anche per stanchezza, per poca energia, o perché la strategia non è ben chiara. Molto spesso si accettano compromessi con l’idea di pagare, soffrire, penare meno, ed avere meno problemi.

Ma non è mai così: qualsiasi problema cui NON presti attenzione per cercare una soluzione, inevitabilmente cresce.

Se come imprenditore hai molti compromessi, il peso e le conseguenze di essi prima o poi ti schiacceranno. E ti impediranno – se non l’hanno già fatto – di scegliere, di crescere, di migliorare.

Esempi di compromessi nel lavoro ne abbiamo incontrati tanti:

  • tenere un venditore che non vende, perché non si ha tempo/voglia/capacità di assumerne o affiancarne e formarne un altro;
  • cedere alle richieste di un dipendente per non dovergli parlare francamente;
  • assumere o promuovere una persona, magari in un ruolo o ad un livello non consono, solo perché è un congiunto, o “parente di ..:”, barattando così un peso con il favore;
  • accettare comportamenti spiacevoli o addirittura non legali per un sollievo momentaneo, o per non dover rivedere il business model, o semplicemente per non ammettere a se stessi che non sta funzionando…

insomma gli esempi sono tantissimi, ed in genere nascosti dal “non potevo fare altro”.

Esiste una soluzione al compromesso?

Invece la soluzione esiste, ed è semplice – ma non facile. La soluzione è davvero una sciocchezza se si accetta un dato elementare: un patto può essere sempre rinegoziato. E se non è efficace, posso sempre raggiungere un accordo efficace, senza dover per forza accettare un compromesso.

Devi sapere che un atteggiamento così, quando diventa abitudine (un atteggiamento diventa abitudine dalla seconda volta che lo metti in pratica!!) è una sciocchezza: c’è sempre un’altra opportunità per tenere fede ai propri valori, la questione è solo decidere quale prezzo vogliamo pagare, se quello immediato per risolverlo oppure quello a rate, per molto tempo, per mantenerlo…

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