Frase del mese per settenbre 2024:
“LEGGE 23: Concentrate le vostre forse: ..l’intensità prevale sempre sull’estensività”
L’idea che ci sia un nesso tra fiducia e Personal Branding non è una novità e una delle tante conferme viene direttamente dall’Istituto Nazionale di Statistica:
“A febbraio 2023 si stima un aumento dell’indice del clima di fiducia dei consumatori (da 100,9 a 104,0), mentre l’indice composito del clima di fiducia delle imprese rimane stabile a quota 109,1″.
Questo è quanto si legge nel comunicato stampa di Istat che puoi leggere qui.
La fiducia è una cosa seria: ciascuno di noi ha sperimentato che si crea con molto lavoro e in molto tempo, ma si perde velocemente, a volta per un’inezia. Il web pullula di consigli su come crearla: con la generosità, l’affidabilità, la tolleranza e la pazienza nei rapporti interpersonali, con la qualità, la sincerità, l’affidabilità in quelli commerciali.
In pochi però – apparentemente – si chiedono dove si crea la fiducia.
E nel terzo millennio è indubbio che parte della fiducia del compratore, del consumatore, del cliente viene costruita tramite le informazioni ottenute dai social.
Sai già che il (tuo) potenziale cliente cerca ciò di cui ha bisogno aprendo il PC o prendendo in mano il cellulare. Puoi non essere d’accordo su questa modalità, ma sai che è così. Anzi, al (tuo) potenziale cliente non importa se sei d’accordo o meno: se ti trova dove ti cerca allora per lui esisti, altrimenti non esisti.
Anche se fai il prodotto più figo, bello, utile e ben fatto del mondo. Se non ti trova, non esisti.
“Le statistiche dimostrano che il 70% delle persone – in 24 Paesi del mondo – si affida ai social (anche per lavoro) e la reputazione online influenza l’85% dei selezionatori.”
La fonte non cita l’origine di queste statistiche, e quindi non le possiamo verificare, ma stiamo in quest’ordine di grandezza.
Quindi il cliente ti cerca e da quello che trova di te (posto che ti trovi!) comincia a farsi un idea. Non ti contatta ancora, ma deduce:
L’interazione nasce dopo queste 4 domande. Magari per ciascuno in ordine diverso, con priorità diverse… ma le domande sono queste.
Soprattutto dopo il periodo COVID, un periodo che davvero rappresenta uno spartiacque sempre più evidente.
Ebbene, le 4 domande sono esattamente l’essenza del Personal Branding, termine con il quale si indica quel complesso di strategie messe in atto per promuovere se stessi, le proprie competenze ed esperienze, la carriera, l’azienda, il prodotto che si realizza alla stregua appunto di un brand. Digitale e non, online e offline.
Jeff Bezos ha definito il Personal Branding come
«quello che la gente dice di te, una volta che sei uscito dalla stanza».
Abbiamo parlato di come presentarci e sfruttare il Personal Branding per trovare nuovi clienti nel secondo appuntamento della White Academy 2023 il 17 marzo a Gubbio: una sessione “Hand On Keyboards”, per questo ogni corsista ha usato il proprio PC: perché abbiamo costruito, ottimizzato, affinato la presenza di ciascuno dei partecipanti sul Web, utilizzando i social più indicati e scoprendone di nuovi, emergenti, che possono costruire la nostra “nicchia”.
La partecipazione, per consentire a tutti di ottenere il massimo, è contingentata e limitata a 6 persone: quindi non hai tempo da perdere: vai sul sito cliccando qui per leggere il programma ed iscriverti, prima che i posti si esauriscano, e tu perda questa grande opportunità.
Per avere maggiori informazioni scrivici a chiedi@whitening.life
“LEGGE 23: Concentrate le vostre forse: ..l’intensità prevale sempre sull’estensività”