Non so se ci hai fatto caso, ma nella nostra esperienza “sono fatto così” è una delle frasi più comuni che usiamo (e che probabilmente anche tu ti dici) anche quando parliamo di business. Insieme alle tante sue varianti, “abbiamo sempre fatto così”, “che ci vuoi fare, è così” eccetera eccetera…

E a ben pensarci questa reazione, questo aspetto del mindset che nella nostra tecnologia chiamiamo “effetto cristallo”, è una bella fregatura, perché è una giustificazione vera. Cioè, nel momento in cui mi accorgo (o mi viene fatto notare) che dovrei fare qualcosa di differente rispetto a ciò che ho fatto, la mente – che ricordiamolo è fatta per eliminare rischi, proteggere e dare sicurezza – fa il suo lavoro e mi suggerisce che il cambiamento NON è una scelta percorribile.

Il cambiamento non è un soluzione attuabile. Il vero problema è che questa reazione – dal punto di vista del cervello – è corretta, pienamente in linea con lo scopo per cui la mente è stata creata e si è sviluppata nei secoli: lo scopo della parte logica del cervello è quello di dare certezze, sicurezza, stabilità e nel cambiamento tutte queste cose non ci sono, quindi il cambiamento è un possibile pericolo. Ed ecco il suggerimento alla rinuncia, alla rassegnazione, perché in fondo in fondo quello che hai sempre fatto ha funzionato (cioè ti ha dato sicurezza, certezza, stabilità) e quindi, perché cambiare?

Cambiare è rischioso

In effetti il cambiamento, l’evoluzione, la crescita sono tutte attività molto rischiose: potrebbero portarti in terreni inesplorati, dove non sai cosa fare o come muoverti, potrebbe portarti ad essere diverso da quello che sei ora, senza una garanzia di essere migliore (e noi esseri umani siamo schiavi del meglio/peggio, buono/cattivo, dobbiamo sempre dare un giudizio di valore a qualsiasi cosa…), potrebbe indirizzarti in situazioni mai affrontate, di fronte a problemi non noti…

Tutto vero. Ma c’è un problema, almeno nel business – cioè nell’ambito di intervento in cui Whitening è più a proprio agio: il cambiamento NON è una possibilità, è una condizione.

Mettiamocelo bene in testa: nulla resta com’è abbastanza a lungo da sembrare eterno.

Non lo sono i tuoi dipendenti ed i tuoi collaboratori, i cui orizzonti, i cui sogni ed i cui obiettivi cambiano nel tempo, e con esso gli interessi, la motivazione, la produttività.

Non lo sono i tuoi Clienti, che oggi ti scelgono ma domani potrebbero scegliere qualcuno migliore di te, più economico di te, più affidabile di te, più costoso di te. Diverso da te.

Men che meno il tuo “sistema impresa”, cioè il tuo business model, soggetto a tantissime variabili esterne che non puoi controllare direttamente sempre, ma che influenzano (positivamente o negativamente) la tua attività, il tuo margine, il tuo fatturato, la tua squadra: nuovi competitor, nuove tecnologie, nuove politiche, eventi pandemici (ne sappiamo qualcosa, vero?), la moda, il gusto, le abitudini….

Il cambiamento è una condizione naturale, non un fenomeno da combattere

Se ci pensi bene, anche tu, come tutti, sei in continuo cambiamento. E’ nella Natura, il cambiamento, da quelli più grandi a quelli infinitesimali. Nulla è uguale a se stesso per un periodo abbastanza lungo da essere considerabile come eterno.

Ed allora, perché “sono fatto così” deve essere un freno, una scusa? Se sono fatto così, e tutto è cambiamento, allora la sfida vera è accogliere il cambiamento, ovunque e quindi anche nella mia azienda, nel modello di business, nella relazione con il Cliente interno (indispensabile) e con il Cliente Esterno (importante).

Sarà anche vero che “sono fatto così” ma visto che tutto cambia – ed anche piuttosto velocemente, in questi ultimi decenni – come potrei diventare per governare il cambiamento, per cavalcarlo, per “piegarlo” ai miei sogni ed ai miei desideri?

Non voglio diventare troppo filosofico, ma credo che l’aspetto più affascinate, nel nostro lavoro, sia proprio questo: la sfida continua ad intuire il cambiamento (che tanto c’è indipendentemente da quello che pensiamo e a quello che noi sembra) e a trasformarlo secondo i nostri desideri.

Sono fatto così non può essere una scusa, casomai dovrebbe essere una motivazione: se sei fatto così, ora, potrai essere di più tra poco.

Se rimani scettico, se combatti, se ti arrocchi, allora sei destinato – ed anche abbastanza velocemente – al fallimento, oppure allo stress ed all’ulcera cronica: se non diventi capace di adattare il tuo business, le tue strategie, la tua squadra, il tuo lavoro, i tuoi atteggiamenti ai mutamenti del mercato, ti troverai presto fuori dai giochi. Come un primitivo con la clava di fronte ad grattacielo. Senza strumenti e senza capacità che posano sostenere ciò che desideri.

Questo è il vero fallimento, non il tentativo che non riesce. Il vero fallimento è arroccarsi su posizioni indifendibili e perdere tutto. Non “provarci e sbagliare”, quello – lo dicono in tanti, lo fanno in pochi – è il primo passo per riuscire.

Certo non è facile, soprattutto quando sei continuamente immerso nel tuo lavoro. E’ difficile programmare e governare il cambiamento quando sei sulla ruota come un criceto.

A questo serve il consulente d’impresa: a studiare con te le opportunità e a creare e percorrere la strada per perseguirle.

Se hai voglia di confrontarti su questi aspetti, scrivi a chiedi@whitening.life oppure iscriviti alla due giorni di ottobre sulla costruzioni delle abitudini efficaci. Vai sul sito www.whitening.life per tutte le info su questo corso e sugli altri.

“Non sempre cambiare equivale a migliorare, ma per migliorare bisogna cambiare.”

Sempre saggio, Sir Winston Churchill !!