Diciamo la verità: vendere, per la maggior parte delle persone che dovrebbero farlo, non è la cosa più semplice del mondo, forse perchè dieto la vendita ci sono un sacco di pre-concetti, e questi pre-concetti condizionano inevitabilmente lo sguardo che noi abbiamo sul mondo.

In Italia, quando si parla della competenza professionale trasversalmente più richiesta, quella commerciale, si scopre come sia anche la più negletta: prova a parlare di vendita ad un odontoiatra. Ti dirà che queste cose (sottinteso “insulse”) lui non le fa.

Prova a dire ad un neolaureato che deve vendere: storcerà il naso come l’avvocato, se gli viene detto che deve impegnarsi a trovare nuovi clienti.

In molti colloqui che mi è capitato di fare, con un malcelato orgoglio etico e intellettuale il candidato ammette: «Vendere non fa per me» oppure «NO, io il commerciale proprio no.»

Spesso la parola venditore viene utilizzata come aggettivo, ad indicare un mix di furbizia, faciloneria, pedanteria, venalità.

Secondo una ricerca fatta tra i loro studenti dal Commercial Excellence Lab di Sda Bocconi, il Knowledge Lab dedicato al settore delle vendite, il mestiere del venditore è sostanzialmente molto poco conosciuto e preda di stereotipi: per farlo non è necessario una laurea (54,4%) – cioè è un mestiere non qualificante.

Se da un lato il campione (355 studenti universitari) ritiene di avere un’idea chiara di cosa significhi fare il venditore (5,20 su una scala da 0=completamente in disaccordo a 7=completamente d’accordo), e concordi (5,04) che sia una professione che rende orgogliosi, che permette di realizzarsi e che sia interessante ed eccitante, le affermazioni che riguardano la job reputation evidenziano un’opinione del mestiere più bassa: per questioni

  • ETICHE (Etica e successo commerciale nel sentire comune sono diffusamente percepite come entità tra loro contrapposte),
  • INTELLETTUALI ( si scambia il venditore per un piazzista che va in giro a chiedere soldi),
  • EMOTIVE (Vendere non piace al neolaureato come al professionista perché l’essenza emotiva dell’attività di vendita sta nella gestione della paura di sentirsi respinti, nella gestione del NO che viene equivocata con il rifiuto a se).

Allora sai cosa ti dico?

Se vendere fa schifo, NON VENDERE.

Se è una cosa abbietta, chi te lo fa fare di imparare cosa significa vendere, come si può trasformare una vendita in una opportunità per venditore ed acquirente, e perchè vendere significa fare un gesto altruista ed etico?

Se è una cosa che non capisci, che non comprendi, per la quale non ritieni importante studiare, evolvere, crescere, non vendere.

Concentrati su quello che sai fare meglio e basta: sei un commercialista? Lavora sui tuoi schemi in Excel, sugli indici di bilancio, sul calcolo dell’imposizione fiscale. Per chi, vedremo.

Sei un odontoiatra? Continua a fare centinaia di corsi di perfezionamento er imparare le tecniche più all’avanguardia. Tanto poi non le metterai mai in pratica, così non dovrai rischiare.

Sei un avvocato? Non ti “abbassare” a cercare clienti, la cosa importante è che tu conosca tutte le leggi e tutti i cavilli legali.

Sei un imprenditore che costruisce….cose? Falle sempre meglio, specializzati, investi, assumi ed approfondisci. Tanto qualcuno prima o poi ti troverà e forse qualcosa ti comprerà. A beh, certo, se passa troppo tempo, magari non saprai come rientrare degli investimenti, ma cosa te ne frega? Per farlo dovresti vendere, ed è una cosa così insulsa chiedere dei soldi…

Vendere non è importante. E’ l’unica cosa che conta.

Più della capacità, più della tecnica, più della conoscenza, più del tuo stramaledetto prodotto, più del tuo fantastico servizio. Perchè se non le vendi rimangono fini a se stesse, se non vendi i tuoi fantastici prodotti, rimarranno tutti in magazzino, se non vendi i tuoi fantasmagorici servizi, questi rimarranno sulla tua fantasmagorica brochure. Non produrranno la ricchezza e l’abbondanza che cerchi, non permetteranno a tuo figlio di frequentare le scuole migliori, non aiuteranno gli altri e non produrranno alcun impatto nel mondo. Rimarranno cose fighissime ed inutili.

La vendita è la capacità che puoi sviluppare, il superpotere che puoi apprendere e sperimentare,  per cambiare il mondo dove vivi: per renderlo migliore servono denari, per aiutare le persone servono denari, per crescere come impresa servono denari. E chi te li da, se non vendi?

“vendere non è importante…..è l’unica cosa che conta” è il titolo del primo appuntamento della White Academy 2023. Impareremo quali preconcetti combattere per essere efficaci, come prepararci, come strutturare una trattativa e come portare al successo il Cliente, come chiudere una vendita e come gestire le obiezioni. Perchè questo è davvero tutto ciò che conta per la tua impresa. Perchè se mostri ad un uomo ciò che gli serve, smuoverà mari e monti per ottenerlo.

Ma non venire. Vendere è una cosa meschina. Continua a lavorare al tuo prodotto o al tuo servizio, rendilo sempre più bello e più figo. Per chi?

Se ti interessa scrivi a segreteria@whitening.life per ricevere la brochure del corso. Altrimenti, continua a fare le stesse cose che stai facendo, tanto i risultati sono eccellenti, vero?