Il VideoMarketing è una tipologia di attività di marketing che utilizza come mezzo del proprio messaggio non un post scritto o un blog ma un filmato video. La forza del VideoMarketing risiede quindi nella capacità di far leva sull’emozione e sull’immediatezza del messaggio che le immagini (più ancora se accompagnate dalla musica giusta) riescono a suscitare.

Rispetto ad altri, il video come mezzo di comunicazione ha alcuni grandi vantaggi:

  1. È di fruizione più immediata: le persone sono sempre più avide di contenuti, ma sono pigre, quindi preferiscono le immagini rispetto alla lettura. Il video è il mezzo perfetto perché in modo immediato ed emozionale.
  2. È adatto a una platea molto più vasta: le barriere linguistiche, che con uno scritto sono a volte insormontabili e possono tagliare fuori parte del pubblico target (chi sta su Facebook con un dizionario a lato?) vengono ridotte e le modalità di cattura dell’attenzione aumentano.
  3. Ha una forza comunicativa e una persistenza molto maggiore rispetto a un testo: è in grado, se scritto bene, di emozionare di più e più velocemente, più in profondità e per più tempo rispetto a qualsiasi altra espressione come un singolo testo o un’immagine statica.
  4. Si integra perfettamente in una strategia di crescita commerciale.

Di contro – perché i contro ci sono, e se non ci sono i significa che te li hanno taciuti! –

  1. Il video è certamente più costoso rispetto a una foto e a un post su un blog o una pagina o profilo
  2. Il video, se realizzato male, danneggia l’azienda che lo usa: è vero che è in grado di emozionare di più, di arrivare subito e con facilità, ma proprio questi pregi possono trasformarsi in punti di debolezza quando il video è di scarsa qualità o non è sorretto da un buono storytelling. E un utente riconosce quasi subito un video poco curato.
  3. Un buon video, un video che funziona, richiede una preparazione più lunga di un post o di una foto: ha bisogno di un copy efficace, di un suono all’altezza, di immagini e musiche coerenti e originali. E quindi NON PUÒ ESSERE IMPROVVISATO. O meglio, può essere improvvisato, girato in diretta con il telefonino, non doppiato e magari montato da ammmiocuggino, ma il messaggio sarà: se il video è improvvisato, anche l’Azienda lo sarà.

Il VideoMarketing: sfruttare il potenziale promozionale dei video 

Una ricerca di HUBSPOT sottolinea che oltre la metà dei consumatori (il 54%)  preferisce contenuti video da parte dei Brand; il 90% degli utenti afferma, inoltre, che i video li aiutano a prendere decisioni di acquisto. Ne deriva che i video sono il formato di contenuto che genera più engagement.

Basta osservare la crescita esponenziale che TikTok, social nato di fatto per i video, ha avuto negli ultimi anni: inizialmente criticato per il genere di contenuti che veicolava, con il tempo ha selezionato sempre di più non solo i contenuti stessi ma anche il target, che sta via via accogliendo non solo i giovanissimi ma anche fasce di età di elevata. I balletti ora condividono lo spazio con spot promozionali, pillole informative e tanti altri generi di contenuto.

Se tu e la tua azienda NON state puntando sul VideoMarketing, ovvero non prendete in considerazione il potenziale strategico dei video, significa che state rimanendo indietro, lasciando ai competitor (che magari lo stanno usando) la fetta più ampia della fascia più interessante di clientela potenzialec.

Come significa fare VideoMarketing?

Il VideoMarketing è tante cose.

Innanzitutto, la tipologia di video: non dipende solo dal messaggio che si vuole trasmettere, ma anche ovviamente dal canale che si intende usare. Un video su YouTube è differente dal video che pubblichi sulla tua pagina aziendale, che è diverso dai reel di Instagram o di TikTok. Su LinkedIn devi dire cose diverse, usando “colore” differente, rispetto a Facebook e così via.

Il tipo di video dipende dalla Buyer Persona cui ti riferisci.

Ma adottare una strategia di VideoMarketing efficace non significa che devi girare 200 video in 200 momenti diversi. Non sei un attore e la tua azienda non è un set.

Significa che devi girare sì molto materiale, ma che questo ti servirà per costruire un bagaglio di contenuti per montare video diversi per i diversi canali. Ma, ricorda, devono essere FATTI BENE.

Le tipologie sono molte:

  1. PromoVideo e Brand Video: creati come parte di una campagna di comunicazione più ampia, che mostra la visione, la missione o i prodotti e servizi di un’azienda. L’obiettivo dei video di marca è creare awareness e incuriosire.
  2. Demo e Video Guide, per spiegare come funziona il prodotto o il servizio che proponi, o per assicurare assistenza nel post vendita.
  3. Video Istituzionali, che rappresentano l’azienda con ufficialità e professionalità.
  4. Riprese di eventi: un modo ottimo per creare del contenuto da spendere su differenti canali, esterni così come interni.
  5. Interviste a stakeholder, ad esempio il fondatore, o a esperti del settore possibilmente famosi: chiedere a qualcuno la cui competenza o opinione è ritenuta affidabile di fare in un certo senso da “garante” è un modo molto efficace per lanciare un prodotto nuovo.
  6. Video Educational, per diffondere e divulgare le novità del settore, o per costruire un’immagine più di ricerca e meno commerciale.
  7. VideoLive, per mostrare chi sono e cosa faccio, lanciare una nuova collezione di prodotti, creare collaborazioni per live condivise con influencer e testate giornalistiche e molto altro.
  8. Video digitali come ricostruzioni 3D, realtà aumenta e realtà virtuale, amatissimi sui social, Facebook in particolare: consentono un’esperienza immersiva e si prestano, uniti alla realtà virtuale, alla gamification, portando l’utente nel mondo del marchio. La realtà aumentata potenzia ulteriormente l’immersività e l’interazione, con un ottimo grado di personalizzazione.

Il VideoMarketing oggi è alla tua portata: se non lo usi, verrai surclassato. La scelta, come sempre, sta a te.

Whitening è fiera di collaborare con alcuni tra i migliori Video Maker e Sound Designer del territorio: Direttore Tecnico della divisione Whitening che si occupa di questo mercato è Luca Tomassi, che vanta collaborazioni con le televisioni nazionali ed internazionali, come RAI e SKY, e con case di produzione di come Disney.

Whitening garantisce la qualità del prodotto e costruisce la soluzione per perseguire con un’adeguata strategia di comunicazione. Tu ci stai?

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