Difficoltà di comunicazione

Hai mai pensato “Con lui proprio non ci capiamo” o “non riesco a farmi capire” oppure “non riesco a fargli fare ciò di cui c’è bisogno”?

Ti è mai capitato di non riuscire a lavorare con una persona? Hai mai sperimentato l’impossibilità di creare un rapporto con un collega o con un collaboratore?

Se se i un imprenditore o gestisci delle persone come manager sai che è indispensabile assegnare compiti e delegare delle attività. A volte però un gesto semplice come assegnare un compito o un’attività di routine come delegare un processo sembrano non funzionare.

In alcuni casi diventa impossibile far fare agli altri ciò che chiedi e molto spesso si finisce per trovarsi circondati da “dipendenti ribelli”.

E in caso tu te lo stessi chiedendo no, non è normale che succeda così; e se succede le conseguenze non sono poca cosa.

Cosa succede se la comunicazione si inceppa?

Se almeno una volta ti è capitato di non prenderti proprio con una persona o se almeno una volta ti sei lamentato con frasi del tipo “I miei dipendenti mi fanno faticare, gli devo stare addosso, non mi ascoltano” o anche “ Fanno finta di non capire quando gli dico le cose”, allora sai quanto questa tua difficoltà costa in termini di:

  • Stress e tensione perché non avendo il controllo sprechi parecchie energie nella ricerca di una alternativa. Le provi tutte e poi molli.
  • Denaro: prestazioni scadenti e performance sotto la media sono una delle naturali conseguenze (anche se a volte non te ne accorgi neanche) di una comunicazione inefficace
  • Peggioramento del clima interno: le incomprensioni con il vertice a volte demotivano e favoriscono le lamentele tra pari, primo passo verso la polverizzazione del gruppo
  • La persona con cui “non ti prendi” rischia di diventare “tossica” come scrive la dott.ssa Lillian Glass nel suo libro intitolato proprio Toxic People del 1995, diventato ormai un classico della comunicazione e più volte ripreso (a volte con ben poco successo) anche da autori italiani (ma questa un’altra storia).

Se fai fatica a comunicare e farti capire da una persona e non risolvi questa tua difficoltà, prima o poi la fatica si estenderà inesorabilmente a tutto il gruppo.

Perché “non ci capiamo”?

I motivi per cui nascono le incomprensioni sono svariati: compromessi sbilanciati, patti traditi, accordi non chiari, proprietà contese, aree grigie… In genere però è possibile ricondurre tutte queste cause ad una origine comune: la difficoltà di adottare un approccio basato sull’empatia.

Mi spiego meglio raccontando un esempio che mi è capitato tempo fa.

Avevo un collaboratore molto bravo e preparato con il quale però facevo fatica a “stringere” e questo era fondamentale perché questa risorsa era importante per l’organizzazione e la crescita in quel periodo di una delle mie attività.

Da strenuo sostenitore della responsabilità tout court, ho subito pensato che spettasse a me risolvere la questione. Io ero il responsabile perché:

  1. L’attività che soffriva di questa situazione era la mia.
  2. La questione riguardava la mia attività, non certo la sua.
  3. Non mi è mai piaciuto che nella mia vita comandasse un altro al mio posto: mio il disagio, mia la responsabilità di risolvere il disagio. Se fosse stata l’altra persona ad essere responsabile del disagio significava che era lei a comandare e non potevo (né posso) accettarlo.
  4. PER ME era importante “stringere”, anche se a dire il vero non mi ero nemmeno preso la briga di sapere se anche per questo collaboratore il rapporto con me fosse stato in qualche maniera difficile. Lui sembrava tranquillo. Io no.

Allora ho preso una decisione: l’ho coinvolto in un’analisi relazionale, una funzione aggiuntiva del nostro assessment PDA.

E in meno di 20 minuti avevo la soluzione in tasca.

Leadership Matching: come sviluppare un sano rapporto con le persone chiave

Grazie a dei procedimenti automatici che incrociano i profili del Leader e del Collaboratore, l’assessment consente di comprendere il punto di vista dell’altro e contiene anche suggerimenti e consigli per una sana gestione.

Perciò non si limita ad elencare e spiegare i punti cruciali che aiutano a consolidare il rapporto, descrivendo gli aspetti da tenere presenti per migliorare la comunicazione, ma illustra il comportamento naturale, aumentandone la consapevolezza e quindi migliorando l’empatia; infine, suggerisce come gestire efficacemente la “risorsa” sottolineando in quale atteggiamento risiede il suo vero potenziale, fornendo anche le chiavi per aumentare la sua motivazione.

Una scoperta questa che non solo ha cambiato la natura del rapporto con quello specifico collaboratore, ma ha contribuito ad aumentare la consapevolezza nei confronti degli altri con le medesime caratteristiche.

Il Leadership Matching è la funzione del PDA Assessment al quale tutt’oggi noi ricorriamo quando in un gruppo ci sono degli attriti, quando ci chiedono di lavorare sulla costruzione del team e/o sui conflitti all’interno delle imprese.

Seguire un metodo scientifico permette sempre maggiore efficacia ed efficienza rispetto a mille pareri e tante attività di team building che durano il tempo di un pomeriggio o, nel migliore dei casi, di un fine settimana.

Sebbene non sia inserita nel percorso #CrescitArmonica, la funzione Leadership Matching può essere attivata ogni volta che un manager o un imprenditore abbia svolto l’assessment con un suo collaboratore.

Se pensi ti possa servire, contattaci cliccando qui o telefonando direttamente al numero 075 3755918. Uno dei nostri consulenti sarà pronto a darti tutte le indicazioni che ti servono.

Cresci insieme a Whitening, #CrescitArmonica per l’impresa.

 

 

 

 

Frase del mese per dicembre 2024:

“Quando si agisce cresce il coraggio, quando si rimanda cresce la paura”

Publilio Siro

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