Delega e crescita

Tutti gli imprenditori vogliono crescere. La crescita è la vera, unica, grande ossessione di ogni partita Iva, di ogni artigiano, di ogni imprenditore che si rispetti. Perché la costante in economia non esiste, e quindi o cresci o cali. E che c’entra questo con la delega?

Se non sei un po’ ossessionato dalla crescita, non sei un imprenditore ma un dipendente con la partita Iva che affitta il suo tempo per denaro (come un dipendente normale). Duro, mi rendo conto, ma vero.

La legge del coperchio

C’è un unico problema: la legge del coperchio, ossia, la tua impresa cresce fino al tuo livello. Se vuoi che la tua impresa cresca, devi crescere tu. E qui sta la prima, grande difficoltà, il cambiamento, o meglio l’evoluzione.

Tanti nostri clienti combattono quotidianamente contro questa grande difficoltà: vogliono crescere, ma per farlo devono impegnarsi a evolvere, la prima direttrice dell’evoluzione e la cessione di parte della responsabilità ad altri. Questa è la delega.

Cos’è la delega e cosa non è

La delega e l’attività di assegnazione di responsabilità da una persona ad un’altra, più specificamente dall’imprenditore ad un suo collaboratore, affinché questi possa effettuare compiti specifici e soprattutto ottenere risultati e perseguire obiettivi.

Non si tratta di trasferire poteri decisionali, ma solo lo svolgimento di attività quotidiane, routinarie, processate che liberano tempo prezioso consentendogli di svolgere le funzioni che solo lui può svolgere.

Non tutte le attività possono essere delegate: chiaramente non è possibile delegare per l’imprenditore le attività strategiche, oppure quelle attività di rappresentanza che solo a lui spettano, ma costruire un processo di delega a una o più persone è indispensabile per crescere, altrimenti per la legge del coperchio proprio chi dovrebbe promuovere lo sviluppo – l’imprenditore – diventa il vero collo di bottiglia, il vero limite e il reale impedimento alla crescita.

Affinché l’azienda cresca l’imprenditore deve smettere di fare alcune delle attività che ha svolto finora e dedicarsi ad attività che non ha fatto mai. E non può se non chiedendo ad altri di occuparsene in prima persona, così da liberare tempo, unica preziosa risorsa per chiunque.

Regole ed Errori

Delegare una attività è semplice, ma non facile: per chi non avesse letto “Le basi del Mindset Imprenditoriale” – Ed. Wiseman  e non conoscesse la differenza tra semplice e facile, cerchiamo di spiegare meglio. Delegare una attività è semplice, perché esiste un metodo, un processo noto a tutti ed estremamente veloce, ma non è facile, ossia richiede sempre impegno emotivo perché implica cessione di controllo. E in genere il delegante è innamorato del controllo, altrimenti avrebbe delegato prima.

La regola per delegare un azione o una serie di attività è a prova di bambino

Ed è la seguente, semplice

1- Fai tu mentre il futuro delegato guarda;

2- Fai fare al futuro delegato mentre tu guardi

3- Lascia il futuro delegato da solo a farla per un periodo definito di tempo

4- Torna e controlla se il risultato è come lo desideri. Se lo è, hai delegato. Se non lo è, ricomincia da 1 (e non da 2, per cortesia!!)

Più semplice di così!!

Altre due regole, semplici semplici

Delega ciò che sai fare bene

Solo così saprai essere un bravo “dimostratore”, saprai farti capire, trasmetterai passione e motiverai a fare bene. Altrimenti è una “caporetto”: delegare le attività che non sai fare o, peggio, che odi fare è il modo più diretto per fallire. E se fallisci, mi spiace ma il problema non sono gli altri che non sostengono la responsabilità, ma tu che non hai capito nulla della delega.

Delega il risultato, non il processo

Delegare una attività non significa che l’altro la deve fare come la fai tu, ma che deve ottenere il risultato che ottenevi tu (o meglio).

Quindi lascia che il delegato trovi il processo a lui più congeniale, ma sii chiaro, preciso, puntuale e – perché no – anche pignolo e puntuale sul risultato. Solo così creerai motivazione.

Le 5 proprietà della delega.

Le 5 proprietà che devi tenere sotto controllo, dopo aver rispettato le regole precedenti, sono:

  • Giusto Compito
  • Giuste Circostanze
  • Giusta Persona
  • Giusta Comunicazione
  • Giusta Supervisione e Valutazione

Ma se hai un buon consulente, queste 5 proprietà sono una passeggiata. Se non lo hai, cosa aspetti a chiamarci?

Ne va della tua crescita: o cresci tu, o crescerà il tuo concorrente al posto tuo.

 







Nel mondo attuale, caratterizzato da una costante esposizione a modelli di successo, bellezza e realizzazione, la ricerca dell’autostima può trasformarsi in una vera e propria battaglia. “Confronta te stesso con chi eri ieri, non con chi è oggi qualcun altro.” Queste parole di Jordan Peterson, che abbiamo scelto come frase del mese per marzo 2025, ci offrono una prospettiva fondamentale per sviluppare una sana autostima, soprattutto nel contesto del business, dove la fiducia in se stessi gioca un ruolo cruciale.

La Trappola del Confronto

Viviamo in un’era (non solo ma anche pesantemente influenza dai social media) in cui le immagini e i successi degli altri sembrano essere a portata di clic. Questo costante confronto con la vita e i traguardi altrui può minare profondamente la nostra autostima. È facile sentirsi inadeguati quando si osserva qualcuno che sembra avere tutto sotto controllo, mentre noi stiamo lottando con le nostre sfide quotidiane.

È importante riconoscere e prendere consapevolezza del fatto che molti di questi “modelli” sono costruzioni curate, che non mostrano il quadro completo della vita di una persona. Spesso ciò che vediamo online è solo la punta dell’iceberg, mentre sotto la superficie ci sono le stesse insicurezze e difficoltà che anche noi affrontiamo.

Un inciso, peraltro: come mai chi ha fatto milioni di euro in sei mesi vuole da te 9,90€ per insegnarti come fare? Una cosa così secondo te è plausibile?

La Importanza della Fiducia in Se Stessi nel Business

Accendiamo volentieri una luce sull’autostima perchè nel contesto lavorativo avere un elevato grado di fiducia in se stessi è fondamentale. Lo è in tutti gli ambiti del vivere, in tutte e 4 le “aree del vivere” in cui è possibile schematizzare la vita (personale, familiare, lavorativo, sociale) ma nel lavoro chi ha un livello di fiducia in se stessi adeguata riesce a prendere decisioni più audaci, a comunicare efficacemente e a motivare gli altri. Tuttavia, come accennato, questo livello di fiducia può deteriorarsi facilmente quando ci confrontiamo con gli altri. Iniziamo a mettere in discussione le nostre capacità e il nostro valore, dimenticando che ognuno di noi ha un percorso unico, costruito su esperienze, sfide e passioni personali.

Il Viaggio Personale

Invece di misurare il nostro progresso in base alle conquiste altrui, dovremmo concentrarci sul nostro viaggio personale. Ogni piccolo miglioramento, ogni passo avanti nella nostra crescita personale dovrebbe essere visto come un traguardo da celebrare. Questo approccio non solo ci permette di sviluppare una sana autostima, cioè un corretto ed adeguato livello di fiducia in se stessi, ma ci aiuta anche a scoprire e chiarire i nostri “perché” più profondi.

Chiediti:

  • Cosa è veramente importante per me?
  • Quali sono i miei obiettivi?
  • Quali sono le mie passioni?

Riflettere su queste domande ci aiuta a tracciare un percorso che sia autentico e in linea con i nostri valori. Questa consapevolezza costruisce una base solida per la nostra autostima, rendendoci meno vulnerabili al confronto con gli altri.

Strumenti per Costruire la Fiducia in Se Stessi

Ecco alcuni suggerimenti pratici per nutrire la tua autostima e ridurre il confronto negativo:

1. **Imposta obiettivi personali**: mantieni il focus su ciò che desideri realizzare, piuttosto che su ciò che altri hanno già raggiunto. Fissa traguardi realistici e sfidanti per te stesso.

2. **Pratica la gratitudine**: Prendi nota delle cose di cui sei grato nella tua vita. Questo cambia la tua prospettiva e ti aiuta a focalizzarti su ciò che hai, piuttosto che su ciò che ti manca.

3. **Disconnetti dai social media**: Limita il tempo trascorso sui social e scegli di seguire solo contenuti che ti ispirano e ti motivano, piuttosto che confrontarti con altri.

4. **Celebra i tuoi successi**: Fai una lista delle tue conquiste, grandi e piccole, e ricorda a te stesso il tuo valore.

5. **Cerca supporto**: Parla con amici, mentori o coach che possono aiutarti a mantenere il focus sul tuo viaggio e a valorizzare le tue conquiste.

Il confronto con gli altri può essere una trappola insidiosa che sottrae la nostra fiducia in noi stessi e il nostro senso di autovalutazione. Ricordiamoci delle parole di Peterson e concentriamoci sul nostro percorso personale: ogni giorno è un’opportunità per diventare meglio di chi eravamo ieri. In questo modo, costruiremo non solo una solida autostima, ma anche una carriera di successo, guidata dalla nostra autenticità e determinazione.

Se vuoi, per scolpire su pietra (o meglio su carta) il tuo potenziale umano e professionale, puoi utilizzare degli strumenti, come l’assessment comportamentale PDA, che può dare alcune risposte scientifiche alle tue domande.

chiedi@whitening.life come fare, oppure clicca direttamente qui per capire di cosa si tratta.

Confronto e Autostima: il viaggio verso il tuo Io migliore
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